“ximeniana ieri ed oggi” e’ il titolo del momento di studio e dibattito
organizzato dalla associazione server onlus nell’ambito della “festa
della toscana 2016”, previsto per mercoledì 22 febbraio 2017 a campo tizzoro presso il museo “societa’ metallurgica italiana”, collocato
esattamente a meta’ del percorso che unisce sin dal 1781 pistoia all’abetone,
per poi proseguire nel versante modenese.
Sino ad allora, in un'Italia divisa in una miriade di staterelli, la
principale arteria che collegava la Toscana con il nord partiva da
Firenze e, attraverso il Mugello, si immetteva in Emilia, allora sotto
il controllo pontificio. Volendo però il Granduca “austriaco”
assicurarsi un sicuro collegamento con gli altri stati sotto l'orbita di
Vienna, parve non differibile costruire una strada che potesse collegare
Pistoia con Modena, capitale dell'omonimo Ducato sotto la protezione
austriaca.
Per realizzare il suo sogno, Pietro Leopoldo si affidò al miglior
ingegnere del Granducato, padre Leonardo Ximenes: nato a Trapani nel
1716, noto ai giorni nostri più per aver dato il nome al celebre
osservatorio meteorologico fiorentino, la sua opera di maggior spicco fu
però proprio la costruzione della Pistoia-Modena, punteggiata da
infrastrutture e da un arredo urbano avveniristici.
I lavori iniziarono nel 1767 e in soli quattro anni fu risalita tutta la
valle del fiume Reno, per giungere presso Cutigliano. Seguirono alcuni
anni di stallo per la difficoltà di realizzare l’ultimo tratto causa le
ripide pendenze e la necessità di costruire un ponte sul torrente
Sestaione, inaugurato da Pietro Leopoldo nel 1780. La strada potè così
giungere fino al passo dell'Abetone, dove il Granduca fece costruire il
monumento delle Piramidi, che ancor oggi testimonia l'importanza della
sua azione riformatrice, in Toscana e non solo, e non solo per
l’abolizione ne 1786l della pena di morte.
Ciò che ancora stupisce dopo 250 anni esatti, è l'intuizione quasi
profetica del Granduca, che per assicurare uno sviluppo a quest'area
montuosa ritenne assolutamente necessario il passaggio di una strada: se
infatti sulla montagna pistoiese sorsero ferriere, impianti tessili e
fabbriche di armi, questo lo si deve proprio all'opera congiunta di
Pietro Leopoldo e dell'ingegner Ximenes.
CON “XIMENIANA IERI ED OGGI” INTENDIAMO RICORDARE QUELLA “PROFEZIA”, MA
NON PER UNA CELEBRAZIONE FINE A SE STESSA, BENSI’ COME SPUNTO PER
VERIFICARE LA POSSIBILITA’ DI IMPOSTARE UN ANALOGO PERCORSO DI SVILUPPO
SOCIO-ECONOMICO DELLA MONTAGNA PISTOIESE ANCHE ATTRAVERSO LA SUA
RIVITALIZZAZIONE INFRASTRUTTURALE E TURISTICA.
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